Soudal Quick-Step, Mikel Landa pronto al doppio ruolo: “Sono più realista, per me è motivante vedere un compagno vincere grazie a me”
Mikel Landa appare raggiante in vista del suo primo anno alla Soudal Quick-Step. Il corridore basco è molto ambizioso per la stagione che sta per iniziare, nella quale sarà luogotenente di Remco Evenepoel al Tour de France, ruolo che già ai tempi del Team Sky sapeva ricoprire con grande efficacia, anche se godrà di libertà, e sarà il leader alla Vuelta España, dove cercherà di migliorare la quinta posizione che ha conseguito l’anno scorso. A 34 anni, il nuovo acquisto della squadra belga inizierà la sua stagione alla Volta ao Algarve, ed è confermata la sua partecipazione sia alla Volta ìa Catalunya che al Giro dei Paesi Baschi, la prima come uomo di riferimento, la seconda nuovamente al fianco del talento fiammingo.
Durante la presentazione della squadra tenutasi a Calpe, lo scalatore basco ha rivelato le sue sensazioni e confermato i suoi obiettivi per il 2024: “Venire in questa squadra mi ha motivato e non vedo l’ora di iniziare tra un paio di settimane. Ho molta esperienza e spero di poterla condividere con i corridori più giovani. Voglio usare l’esperienza accumulata nei GT per aiutare la squadra e Remco, perché credo davvero di poter contribuire al successo qui. Allo stesso tempo, mi giocherò le mie chance ogni volta che sarà possibile, e più avanti nella stagione spero di fare bene alla Vuelta a España“.
L’ex Bahrain Victorious aveva ricevuto offerte da altre squadre, ma nessuna lo ha soddisfatto quanto quella di Patrick Lefevere, che lo ha stimolato molto nel suo bisogno di cambiare. “Si tratta di una squadra e di una cultura diverse da quelle che ho conosciuto finora nel ciclismo – ha proseguito nelle sue dichiarazioni diffuse da Ciclo21 – Sono particolarmente motivato, anche perché correrò con un ciclista come Remco”. La sua assenza dal Giro d’Italia, la corsa in cui ha ottenuto i risultati più importanti della sua carriera, è stato un sacrificio da pagare per essere performante al Tour in appoggio al suo capitano: “Quest’anno non l’abbiamo considerato. Abbiamo dovuto andare al Tour con Remco e se fossi andato al Giro sarebbe stato difficile”.
Corridore che spesso ha mostrato di poter avere grandi gambe, a volte anche migliore dei suoi capitani, l’esperto scalatore spagnolo è ormai in un’altra fase della carriera e spera di poter aiutare il giovane e comunque ancora inesperto compagno nei momenti decisivi e più complicati, facendo leva sull’esperienza maturata in tutti questi anni: “Ho conosciuto tanti campioni che hanno vinto molto. Spero di potergli dare qualche consiglio. La cosa più importante è salvarsi nei giorni in cui non ci si sente bene e magari provarci nei giorni in cui la condizione è al meglio”. L’esperto basco non vede alcun problema nel combinare il compito di gregario con quello di leader: “L’ho fatto per tutta la vita, bisogna essere consapevoli delle proprie possibilità. È anche bello e gratificante aiutare un compagno di squadra che vince grazie a te. Bisogna cercare di fare le cose che puoi fare e personalmente mi motiva che un compagno possa vincere grazie a me”.
Infine, l’ex prodotto della Euskaltel-Euskadi, formazione che ha rilanciato poi in prima persona con grande generosità, spera di vincere una corsa due anni e mezzo dopo il suo ultimo successo alla Vuelta a Burgos: “Spero che sia il più presto possibile. In Catalunya avrò già una possibilità, nei Paesi Baschi sarò con Remco, ma avrò una motivazione speciale”. La Vuelta España la correrà in massima libertà, da capitano, anche se, con tutti i grandi campioni che saranno al via, non vede grandi possibilità di trionfare: “Ora sono più realista e punto a obiettivi più fattibili, come un podio o una vittoria di tappa”.
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